In the traditional Buddhist teaching a lot of space is given to how important your teacher is, how paramount for your growth and understanding.
I gave it for granted. I loved my Lamas, and went on without thinking much about that. You know, I am an old, quite learned person, so more or less I can help myself learning about many topics making some research and studying here and there.
And then I found myself in need of learning a topic completely new and unknown to me: Tibetan language. One of the most complicated, maddening languages in the world.
I first tried, as usual, looking for some texts. But it didn't work. It's a language with tunes, and strange impossible to understand, continuous changing of pronounce. You cannot learn them from a book.
Then I asked to my monks for help, but it didn't work. Tibetan is crazily difficult about pronounce. To hear and understand the difference of the sound for westerners is very difficult. They look all the same to us. And Tibetans have no idea of how to make the difference evident. One of my monk told me "if our kids learn it when they are small it must be easy, why cannot you learn?". Well, because even if I am not English speaking I can pronounce "let's start" correctly, while they say "let star" and so on :)
And if this is not enough, Tibetan language has a completely different way of putting things. There are everywhere particles that give sense to the sentencies. But when I was asking the meaning to my monks the answer was: "Oh, you know, this is grammar." and this was it.
Then I tried with a new book that is praised everywhere, but instead of making things simple for the beginner, it was making them more complicated.
Then I went for YouTube channels. But again I found a total lack of deep explanations. To give you an example, the letter བ་ can be pronounced "pā" or "b" or "ua". When? Why?
Tibetans, and I know this since a very long time, do not have an organized way of thinking. They don't like putting things in a systematic way. They learn everything by heart without questioning why this is like this and why this is like that. They feel that being systematic you loose something of the endless nuances of life. This is a good way when you study Buddhism, with all its contraddictions, which are MEANT to make your mind supple. But not for practical things.
If you know anything about the old Tibet, practical things where not their main point.
We westerners have a completely different approach to the learning process. We need to understand. And we need to organize things in a system, to make them more handy.
Bad system for learning Buddhism but very good one for samsaric stuff, like learning a hyper-complicated language.
I was getting quite depressed.
Then surfing the web I found three ebooks which are really a full class form an Australian University. With videos, flash cards and so on. The professor is a very intelligent woman, Grazia Scotellaro with a profound knowledge of Tibetan language and all its complications. She has also a great sense of humor, and, honestly, you really need a bit of a laugh when you study Tibetan.
And she does explain things! She really does!
I am studying the first book since three days, but I had a look at the second book too, and it's great. The famous "it's only grammar" particles are explained in a clear way.
Of course it is difficult with my weak memory to learn Tibetan, and this not even Grazia Scotellaro can change, but at least now I understand things!
Yesterday evening, suddenly I thought: It is true that the teacher makes the difference. A great one.
And I felt a pang of gratitude for all the teachers who gave me knowledge. For their kindness and patience.
And even more so for my Lamas, who brought me the Dharma knowledge.
Thank you Grazia Scotellaro, for teaching me Tibetan and for making me thinking with more understanding of the relationship between teacher and student!
ITALIANO
Nell'insegnamento buddista tradizionale viene dato molto spazio a quanto sia importante il maestro, quanto sia fondamentale per la nostra crescita.
L'ho sempre dato per scontato come una cosa ovvia. Amavo i miei Lama e andavo avanti senza pensarci troppo. Sono una vecchia, abbastanza colta, quindi più o meno posso arrangiarmi nell'imparare su molti argomenti facendo qualche ricerca e studiando qua e là.
E poi mi sono trovata ad aver bisogno di imparare un argomento a me completamente nuovo e sconosciuto: la lingua tibetana. Una delle lingue più complicate ed esasperanti del mondo.
Prima ho provato, come al solito, cercando dei testi. Ma non ha funzionato. E' una lingua con toni, e strani incomprensibili, continui cambi di pronuncia. Non puoi impararli da un libro.
Poi ho chiesto aiuto ai miei monaci, ma non ha funzionato. La pronuncia del tibetano è incredibilmente difficile. Ascoltare e capire la differenza del suono per gli occidentali è quasi impossibile all'inizio. A noi sembrano tutti uguali. E i tibetani non hanno idea di come renderla evidente. Uno dei miei monaci mi ha detto "se i nostri figli lo imparano da piccoli dev'essere facile, perché tu non puoi imparare?". Beh, perché anche se non parlo inglese so pronunciare correttamente "let's start", mentre loro dicono "let star" e così via :)
E se questo non bastasse, la lingua tibetana ha un modo completamente diverso di mettere le cose. Ci sono ovunque particelle che danno senso alle frasi. Ma quando ho chiesto il significato ai miei monaci, la risposta è stata: "Oh, sai, questa è grammatica". Fine della spiegazione.
Poi ho provato con un nuovo libro che è lodato dappertutto, ma invece di rendere le cose semplici per un principiante, le rendeva ancora più complicate.
Poi sono andata in giro per i canali YouTube. Ma ancora una volta ho riscontrato una totale mancanza di spiegazioni profonde. Per fare un esempio: la lettera བ་ può essere pronunciata "pā" o "b" o "ua". Quando? Come mai?
I tibetani, e lo so da molto tempo, non hanno un modo di pensare organizzato. A loro non piace mettere le cose in modo sistematico. Imparano tutto a memoria senza chiedersi perché è così e perché è cosà. Sentono che essere sistematici fa perdere qualcosa delle infinite sfumature della vita. Questo è un buon sistema quando studi il buddismo, con tutte le sue contraddizioni, che hanno lo scopo di rendere flessibile la mente. Ma non per cose pratiche.
Se sapete qualcosa del vecchio Tibet, le cose pratiche non erano il loro punto di forza.
Noi occidentali abbiamo un approccio completamente diverso al processo di apprendimento. Dobbiamo capire. E dobbiamo organizzare le cose in un sistema, per renderle più a portata di mano.
Pessimo metodo per imparare il buddismo ma ottimo per cose samsariche, come imparare una lingua iper-complicata.
Stavo deprimendomi.
Poi navigando sul web ho trovato tre ebook che sono in realtà un'intero corso di un'università australiana. Con video, flash cards e così via. La professoressa è una donna molto intelligente, Grazia Scotellaro, che ha una profonda conoscenza della lingua tibetana e di tutte le sue complicazioni. Ha anche un grande senso dell'umorismo e, onestamente, si ha davvero bisogno di farsi due risate quando studia il tibetano.
E lei spiega le cose! Lo fa davvero!
Sto studiando il primo libro da tre giorni, ma ho dato un'occhiata anche al secondo ed è fantastico. Le famose particelle "è solo grammatica" sono spiegate in modo chiaro.
Certo è difficile con la mia memoria debole imparare il tibetano, e questo nemmeno Grazia Scotellaro può cambiarlo, ma almeno adesso capisco le cose!
Ieri sera, improvvisamente ho pensato: è vero che l'insegnante fa la differenza. Un grande differenza.
E ho provato una botta di gratitudine per tutti gli insegnanti che mi hanno passato della conoscenza. Per la loro gentilezza e pazienza.
E ancora di più per i miei Lama, che mi hanno portato la conoscenza del Dharma.
Grazie Grazia Scotellaro, per insegnarmi il tibetano e per avermi fatto pensare con più chiarezza al rapporto tra insegnante e allievo!
Your story reminds me of a very old saying that l heard many years ago....."When the pupil is ready, the teacher appears"!
It took you some time & frustration but then apparently the right teacher that you needed was sent into your life!
Niki, it is always such a treat to receive news about your Tibetan life! Wishing you many blessings....be well.